Gianluca Fusilli
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Salve,
scrivo riguardo la proposta di legge dell’intergruppo parlamentare, a prima firma Giachetti n°3235 “Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati” assegnata alla Commissione Giustizia.
I cittadini onesti si domandano quanto effettivamente convenga la legalizzazione.
Da un punto economico, mi pare non ci siano dubbi, come dimostra anche l’ennesima conferma relativa ai dati provenienti dal Colorado o dallo stato di Washington dopo aver legalizzato totalmente la cannabis (come se non fosse chiaro che la legalizzazione in sè è il modello che funziona e funziona da sempre nel corso dei secoli a prescindere dalla sostanza in oggetto).
Capiamo anche che è praticamente inutile porsi il problema della consapevolezza dei cittadini in quanto noi tutti viviamo e siamo nati in una società proibizionista, quindi capiamo che dobbiamo adattarci a nuove idee, spesso imposte, ma che creano nuovi schieramenti sociali che a loro volta interagiscono con la cannabis a modo loro. La richiesta della sostanza però aumenta ed è aumentata esponenzialmente negli anni, e questo è un altro dato di fatto. Alla luce del fatto che la “guerra alla droga” aveva come obbiettivo quello di creare un mondo privo di droghe, l’ingrandimento del mercato nero attesta il fallimento su tutta la linea del proibizionismo, rendendo ogni investimento in questa metodica un totale e definitivo spreco di denaro pubblico.
Persino in Australia, qualcosa comincia a muoversi su questo fronte ed il dibattito perlomeno assume toni mediatici rilevanti, come è successo per alcuni pazienti (bambini e giovanissimi) che hanno usato l’olio psicoattivo di cannabis e che ne traggono beneficio. In Italia, questo non avviene perchè là dove in Australia la cannabis non è ancora usata per scopi medici, da noi hanno legalizzato la terapia di cura con la cannabis, fallendo nel seguire con una legislazione della medicina stessa, la cannabis, che di per sè resta una sostanza illegale e può portare alcuni pazienti in carcere, come è successo già purtroppo come riporta la cronaca giornalistica. Questa dissonanza crea problemi enormi e non garantisce i diritti nè dei pazienti che dei comuni cittadini che hanno a che fare con la cannabis in una forma o nell’altra. Poichè a breve vi sarà la possibilità di legalizzare definitivamente la sostanza, e poichè il Governo non si è espresso in modo inequivocabile sulla questione, lei è propenso a votare a favore della legalizzazione od è contento con il proibizionismo attuale? Come pensa che voterà il suo partito e che linea volete incoraggiare?
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